Trovare sigilli di garanzia, chiudi-pacco, etichette staccate dal contenitore/confezione sullo scaffale fa pensare che c’è stata una “negligenza” di tutti coloro che, in qualche modo, hanno partecipato alla realizzazione dell’etichetta, oltre che del responsabile delle informazioni (chi commercializza il prodotto).
Ognuno deve fare la sua parte, nella fase di propria competenza, piano marketing, progetto grafico, studio normativo, processo di stampa, studio dei materiali, esperti di strategie per la vendita, ecc., ma se alla fine il risultato ottenuto sono delle etichette staccate, forse non vi è stata l’opportuna diligenza da parte di uno o più soggetti della filiera. Ognuno di loro deve riconoscere, nella fase di propria competenza, l’eventuale difetto del prodotto, dovuto eventualmente a una scelta sbagliata, un difetto di progettazione, di fabbricazione, di strumenti non opportuni per il risultato che si vuole raggiungere.
La causa di certi errori, deve essere conosciuta da chi si occupa di etichette. Siamo dinanzi a un pilota che non riconosce il rumore “strano” del motore dell’autovettura che guida. Per il pilota sarà difficile tagliare il traguardo, figuriamoci ottenere un buon piazzamento. In questo caso la colpa può essere di tutti, progettazione, produzione, pilota, meccanici oltre che del titolare della scuderia, una “responsabilità di filiera”. Insomma, quando vedo delle etichette staccate sullo scaffale, mi chiedo: sono davanti a una filiera sgangherata? E non è raro.