Una delle frodi sanitarie più frequenti è quella che vede la manipolazione della data di scadenza.
Comportamento disonesto che prevede la contestazione dell'art. 515 c.p., frode nell'esercizio del commercio.
Questo reato, può avere dei risvolti anche pericolosi per il consumatore.
Giusto quindi punirlo, e punire chi concorre a commetterlo.
Infatti, il soggetto che si presta a manipolare la data di scadenza per conto dell'OSA è punito insieme a quest'ultimo. Per questi due soggetti o più, vi è una responsabilità concorrente.
Va di più, oltre alla contestazione dell'art. 515 c.p., se è provato che il prodotto sia pericoloso per la salute pubblica, il primo reato viene accompagnato da quello previsto dall'art. 444 c.p., commercio di sostanze alimentari nocive.
Ricordo, che questa è una contestazione prevista anche per un prodotto alimentare posto in vendita scaduto e di cui si prova la pericolosità per la salute pubblica, oltre alla inevitabile sanzione amministrativa prevista dall'art. 12 del D.Lgs 231/2017.