Sappiamo tutti che i nostri sensi ci permettono di avere delle sensazioni, ci permettono, ad esempio, di decidere per l'acquisto di prodotti alimentari.
Il tatto, il gusto, l'olfatto, l'udito e la vista sono determinanti per le scelte nell'ambito alimentare e non solo.
La vista, secondo molti studi, è determinante per la stragrande maggioranza degli acquisti (decision-making), insomma, non a caso si dice che il consumatore acquista principalmente con gli occhi.
Negli ultimi tempi però, il cambio culturale, le problematiche e la sensibilità legata alla qualità del cibo, alla sua provenienza, alle meterie prime usate, il tutto contornato dalle certificazioni che attestano le qualità richieste, con la grande questione ambientale relativamente al packaging e alla plastica, fanno sì che il consumatore, a mio modesto parere, non acquista più solo con gli occhi ma anche con la mente, "scelta consapevole".
Non è un caso che le aziende investono sempre più in imballaggi esteticamente accattivanti ma anche rispettosi dell'ambiente. Conseguenza di una ricerca e una selezione molto accurata da parte del consumatore, che non guarda più solo alla bellezza, all'emozione che una confezione trasferisce, ma anche al dopo, agli aspetti ambientali.
Non solo occhi e cuore, ma anche mente.