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Stocola Michele - Partita IVA 03143740599

Giurista e Consulente della sicurezza alimentare

04016 Sabaudia (LT-Italia) Via Carlo Alberto 138

 

 

Corsi sulla legislazione alimentare, l'etichettatura degli alimenti e l'etichetta.

Formazione finanziata per aziende

 


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BLOG

Può amare il caldo...anzi il freddo!

31-07-2022 19:27

Michele Stocola

Con le alte temperature estive di questo periodo, mi vengono in mente le povere etichette e le condizioni a cui devono sottostare.Ma poco male. Le nuo

Con le alte temperature estive di questo periodo, mi vengono in mente le povere etichette e le condizioni a cui devono sottostare.

Ma poco male. Con le nuove tecnologie, negli ultimi anni, vediamo sempre più aziende stampare le proprie etichette, a volte completamente a volte in parte, ossia stampano parte dell'etichetta, completando la dicitura di etichette già prestampate da un etichettificio.

In quest'ultimo caso, si tratta della stampa dei dati variabili, quei dati che cambiano in base alla tipologia di prodotto (quantità, ingredienti, lotto, scadenza, ecc.) e che nel contempo hanno anche dei dati che sono comuni a tutti i prodotti (ragione sociale, indirizzo, logo, ecc.).

Le tecnologie di stampa che vengono utilizzate dalle aziende possono essere varie, ma due sono quelle più diffuse, la stampa Termica Diretta (DT) e il Trasferimento Termico (TT).

Più precisamente, la stampa termica diretta (DT) utilizza etichette trattate chimicamente, particolarmente sensibili al calore, quindi, si anneriscono al loro passaggio sotto la testina di stampa termica, realizzando l’immagine da stampare, con caratteri e disegni. Il colore di stampa possibile è solo il nero. Non utilizzano inchiostri di nessun tipo o nastro carbongrafico/ribbon. Da qui si può comprendere che il materiale di consumo è formato dalla sola etichetta.  Stampa ideale per le applicazioni per un tempo breve, in particolare per settori quali la logistica e per prodotti destinati a un rapido consumo.

La stampa a trasferimento termico (TT) per etichette, utilizza invece il nastro carbongrafico/ribbon, tipo di inchiostro a nastro che si presenta in bobine,  il ribbon, attraverso il calore della testina di stampa, viene trasferito sul supporto (etichette, cartellini, ecc.). I colori di stampa sono molteplici, compreso i laminati. Si tratta di una tecnologia di stampa con qualità migliore e soprattutto una durata nel tempo superiore rispetto alla DT, particolarmente idonea a stampare su una molteplicità di materiali (carta, polimeri, tessuto, ecc.).

Nelle mie consulenze per le aziende, oltre a lacune in materia legislativa sull'etichettatura dei prodotti, spesso trovo problemi che riguardano l'uso della tecnologia adatta alla stampa delle loro etichette, senza tener conto delle tecnologie per la loro applicazione sul prodotto. Un disastro.

In effetti, molte aziende non sono sempre consapevoli della tecnologia giusta da utilizzare,  per le proprie esigenze, colpa loro, colpa dei consulenti, colpa della filiera.

A volte utlizzano l'una al posto dell'altra, questo può comportare la realizzazione di etichette con costi più elevati oppure con fini non appropriati all'esigenza e durata del prodotto.

Fondamentale, quindi, per le aziende è la scelta della tecnologia più adatta alle proprie esigenze che riguardano il tipo di etichetta necessaria al proprio prodotto, in particolare il materiale su cui stampare, la durata del prodotto e le condizioni a cui sarà esposto lo stesso, esempio temperature elevate oppure basse e umide, o addirittura etichette esposte all'esterno e quindi alle intemperie, come caldo, molto caldo, fresco o freddo, acqua.

Quindi, mettiamola così: la tecnologia da usare a volte deve tener conto se l'etichetta dovrà amare il caldo o il freddo...

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