La tecnologia va sempre più veloce e conferisce un grande contributo alla comunicazione, in particolare con il diritto e dovere di informare i cittadini anzi i consumatori, visto che i primi si sono estinti a favore dei secondi.
L'evoluzione della tecnologia, in particolare dell'etichetta e dell'etichettatura, ha ottenuto come effetto un packaging più accattivante, ma anche una etichettatura sempre meno interessante, ligia alla legislazione di merito, lasciando poco spazio alla creatività, alla fantasia, che in qualche modo fanno "viaggiare" il consumatore.
Per questo, la stessa tecnologia è andata incontro all'esigenza di informare il consumatore, con indicazioni rispettose della normativa ma che permettono di andare oltre i limiti normativi e di spazio.
Mi riferisco ai codici, che vengono usati ancora in maniera limitata, nonostante il loro grande potenziale. L'uso di essi è attualmente molto pragmatico, ad esempio nel settore della logistica. In realtà, hanno la vocazione di portare il consumatore in una dimensione diversa, nel mondo del prodotto a tutto tondo, un viaggio di emozioni ma anche di conoscenza dettagliata del prodotto che si offre al consumatore.
Uno di questi codici, frutto della tecnologia degli anni novanta, è il QR code.
Strumento che ha avuto un boom per "disgrazia ricevuta", una risposta della "comunicazione" alla pandemia, dovuta al corona virus.
In un cm2 il mondo!
La possibilità di far viaggiare il consumatore attraverso racconti, audio e video. La possibilità delle aziende di raccontare. Una finestra sul mondo del prodotto, sulla sua filiera, sui dettagli delle materie prime e della produzione.
A questo punto, mi viene in mente tutta la filiera dell'etichetta, lunga e complessa, dedita allo sviluppo, alla realizzazione e applicazione di etichette e imballaggi, con passaggi spesso complicati, difficili, costosi, per realizzare un packaging accattivante. Settore alla ricerca continua di tecniche sofisticate, per dare un valore aggiunto all'etichetta. Colori, forme sempre più ricercate al fine di catturare il consumatore. Poi rifletto, è noto che a volte basta un cm2, stampato semplicemente in nero su bianco, per comunicare un mondo, per trasmettere informazioni, conoscenza, emozioni che possono fidelizzare il consumatore.