Nessun cliente...

La presentazione di un prodotto e la sua vendita non sono cosa facile da realizzare. 

E' questione di cura e strategia ma non solo…tutto ciò non si ottiene per caso.

Qualche giorno fa sono stato tra i visitatori di una fiera molto interessante, rivolta agli operatori del settore agro-alimentare del centro-sud Italia. Girando tra gli espositori, dopo un bel caffè, ho notato in un angolo, non proprio visibilissima, l'esposizione di una micro impresa che produce liquori artigianali. Per “deformazione” professionale ho notato il suo packaging in particolare l'etichetta e l'etichettatura: un disastro! Purtroppo non erano all'altezza della qualità del prodotto che ho avuto la fortuna di assaggiare. 

Dopo qualche minuto di conversazione sul prodotto, oggetto del mio assaggio, il titolare, mi ha chiesto una valutazione del suo packaging, in particolare sull'etichetta. Un po' diplomaticamente, vista la domanda, ho fatto notare che purtroppo il suo prodotto non è accattivante per gli occhi del consumatore, oltre a problematiche di natura legislativa per l'etichettatura, ma quest'ultimo è un male piuttosto diffuso.

Bottiglia classica da vecchia acqua minerale, trasparente chiara, semplice anche troppo, di quelle che usava la nonna per metterci di tutto, insomma senza carattere, per non citare poi l'etichetta stampata con la stampante dell'ufficio con colori ink-jet a bassa risoluzione, retro-etichetta bianca, piccola, poco visibile e stampata in nero con un arial regular che sembrava vergognarsi essa stessa di essere attaccata alla bottiglia. Un packaging di fortuna, che nemmeno un ragazzino avrebbe realizzato in maniera così sciatta, anzi anonima.

A questo punto gli ho chiesto se già qualche cliente glielo avesse fatto notare, la sua risposta: “non ho nessun cliente”. 

“Nessun cliente?! Un prodotto così non ha nessun cliente?!” Chiesi sorpreso.

Mi spiegò che “lavorava da solo” e non riusciva a vendere, per cui non sapeva proprio come fare e soprattutto se ne valeva la pena continuare. 

Mi sono sentito di dargli una piccola consulenza gratuita al momento.

Prima di tutto bisogna credere nel proprio prodotto e valorizzarlo, rendere onore al proprio lavoro con una presentazione del prodotto tramite gli strumenti a disposizione ossia il packaging e l'etichetta. Un lavoro questo che deve nobilizzare il prodotto, la sua immagine, il proprio lavoro fatto con attenzione e scrupolo, e tutto questo deve essere trasmesso.

Non è necessario spendere una fortuna, anzi spesso un bel lavoro costa meno di qualche brutto lavoro.

Metterci la propria faccia, farsi conoscere e trasmettere l'entusiasmo di un prodotto che deve posizionarsi nel giusto canale e target di riferimento.  

Ho cercato di trasmettergli un po' di ottimismo e fiducia nel suo prodotto, incoraggiamento, la situazione del mercato non è facile ma bisogna crederci e lavorare, non mollare ai primi ostacoli. Il suo prodotto lo merita.

Essere e lavorare da soli non deve essere un alibi.

Il mondo dell'agro-alimentare è difficile soprattutto per le piccole realtà, anche nel paese dell'alimentare per eccellenza come il nostro.

Sarà necessario quindi, per il nostro imprenditore “solitario”, affidarsi alla consulenza seria di qualche professionista, per la costruzione di un'immagine degna della qualità del prodotto, affidarsi a fornitori che possano fare la differenza o in ogni caso portare il prodotto ai livelli che merita e prendersi le prime soddisfazioni. Con un buon prodotto, una buona presentazione e credere in ciò che si fa, i clienti arriveranno…come dicevano i latini: “volentes potentes”.